Thursday, October 13, 2005

Perche' non scegliere filosofia

Post(o) in Italian(o) per convincere mia cugina a non scegliere filosofia.

La vita e' troppo breve per passare i cinque anni di vita piu' belli a crogiolarsi su pensieri fini a se stessi.

Quello di cui vorrei persuaderti e' che la filosofia perversa ogni disciplina, per cui non c'e' bisogno prendercisi una laurea. Non c'e' bisogno di essere dottore in filosofia per fare la filosofa, ecco. Un corso di filosofia contempla per la maggior parte la storia della filosofia, cioe' il pensiero degli antichi, che spesso--con l'eccezione dei classici come Plato, Aristotele, Hegel o Nietsche--e' obsoleto e rilevante solo a comprendere come il pensiero occidentale si e' evoluto.

Se mi dicessi che vuoi studiare filosofia alla Normale di Pisa e magari combinarci anche un corso di filosofie orientali, beh allora tanto di cappello, 'che e' un po' diverso dal frequentare un corso in filosofia a... diciamo Tor Vergata, che nessuno, al di la' del lazio, ha mai sentito nominare. Per aver *successo* in una tale carriera, devi avere fortuna: foturna di avere un relatore che conta stragicamente e che l'anno in cui ti laurei esca il concorso di dottorato pronto pronto per te. Oppure devi avere una marcia in piu': nel tuo caso, parlare tedesco da dio, aver fatto ricerche, possibilmente in Germania e in altri atenei italiani, avere tutti 30, etcetera etcetera.

Filosofia ha certo dei corsi interessanti: estetica, per esempio, e' esaltante. Ma estetica--sempre per esempio--e' anche parte di altri corsi di laurea. Allora perche' limitarti a studiare filosofia pura e *semplice*, e non scegliere invece un corso dove puoi applicare alla vita reale i tuoi tanto amati concetti filosofici? Sono sicura che un corso piu' completo ti farebbe sentire piu' *utile* e gratificata. In piu', il mondo ha bisogno di persone che applichino i principi etici che vanno professando. E la filosofia--oltre che essere parte incidentale del tuo percorso di studi principale--la potresti sempre coltivare come hobby a se stante, frequentando conferenze e seminari, e approfondendola per conto tuo. Potresti, sempre per esempio, scegliere invece "studi sociali", che comprende corsi di storia, politica internazionale, antropologia, sociologia, ma con un taglio storico-politico che offra una cultura internazionale veramente richiesta nel mercato globale di oggi, e ancor piu' di domani. Potresti ambire a lavorare per le organizzazioni no-profit o per il governo o per qualche associazione internazionale o fare ricerca per lo sviluppo dei Paesi bisognosi; diventare reporter, giornalista o redattore/editor(e), sempre per esempio. Viviamo in era di globalizzazione e fra una decina d'anni la globalizzazione economica/politica/educazionale diverranno parte della quotidianita'--devi prenderne atto e guardare in avanti anticipando i trend. I tempi in cui la donzella sceglieva gli studi classici a completamento della formazione di base e' tramontato dai tempi del Grand Tour--a meno che non studi alla Normale di Pisa, parli tedesco da dio, e via discorrendo. O a meno che non sia la figlia di Missoni (che studia filosofia a Milano e recitazione a New York). Le piccole univerista' italiane non hanno soldi--altro dato di fatto; non sostengono la ricerca (ora piu' che mai l'economia italiana e' al minimo storico); e offrono dottorati una volta ogni 10 anni. Per non parlare del nepotismo che piace tanto al nostro Paese e che--come tu concorderai--e' eticamente scorretto (anche se, ahime', politicamente tollerato). Il vago percorso che suggerisco non e' dei piu' veloci e semplici, lo riconosco, ma e'--a mio parere--sempre piu' soddisfacente che insegnare filosofia in un istituto di periferia ed essere odiata da adolescenti tremendi e irrispettosi--e lo sono, credimi. Devi veramente avere una santa vocazione per trattare con loro quotidianamente.

Non ho un'alternativa chiara e precisa, cosi' su due piedi. Penso che la soluzione la devi trovare tu facendo una ricerca accurata. Se me lo chiedessi pero', sarei contenta di fare qualche ricerca per gli atenei italiani e vedere che offrono.

Quello che penso vivamente--e non solo io--e' che se scegli filosofia... a Tor Vergata, dopo due anni passati in famiglia e col ragazzo fisso sarai ANNOIATA DI VIVERE (come diceva Moravia). Se scegli invece una facolta' stimolante che ti metta in discussione anche la tua vita quotidiana sara' piu' variegata. Certo magari dovrai viaggiare quotidianamente, ma gli spostamenti fanno parte della vita e ti aiuteranno a essere piu' attiva fisicamente e mentalmente, a uscire dal guscio provinciale del tuo paese mentalmente e fisicamente.

E dopo questa lunga predica, fammi sapere che ne pensi TU.

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1 Comments:

At 2:49 PM, Blogger Lordtenebrarum said...

Dissento, ne parliamo quando ti pare, io faccio filosofia alla Sapienza, ma a mio avviso la filosofia non è esclusivamente metafisica, non è pensiero puro fine a sè stesso, è anche autenticalista, appilicato alla vita, e chi non riesce ha solo un grandissimo limite.
Quando vuoi sono aperto ad un confronto diretto. Il mio contatto msn è misantropo84@hotmail.it
Inoltre ognuno è padrone della propria vita (ho parlato con persone che fanno torvergata sono degli incompetenti in filosofia) e la butta come gli pare.
Anche nello scrivere certe cose...

 

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